Come parlare di sesso ai bambini

Il tuo bimbo o la tua bimba sta crescendo… diventa un ragazzino o una ragazzina…e quindi? Dovrai parlare di sesso prima o poi ? Dovrai fargli il discorso, spiegare le api e i fiori oppure scendere nel dettaglio?

Come far sì che tutto avvenga in modo più naturale possibile?

Intanto, prendiamola con calma. Si possono dire delle cose vere e reali in modo molto tranquillo, senza dare troppi dettagli ma essendo sensibili a quello che chiede il bambino.  Rispondere quindi a su domande specifiche senza allargare troppo il discorso includendo delle cose che loro magari ancora non hanno nella mente. In quarta e in quinta elementare hanno già una serie di informazioni (confuse!) e spesso hanno anche già una spinta ormonale; spesso hanno fratelli e sorelle più grandi e quindi possono essere già anche stati esposti ad alcuni contenuti. A volte il problema è proprio questo, perchè a differenza di quello che accadeva a noi, oggi i ragazzini possono facilmente reperire e visionare di tutto, ma non hanno ancora la maturità psicoaffettiva per poter comprendere ed elaborare ciò che eventualmente vedono. Come poterli aiutare?

Tips

  • AscoltaTI: ascoltati e interrogati tu in primis. Come vivi il sesso e la sessualità? Come qualcosa di naturale e positivo, oppure senti di avere dei blocchi, delle paure? Perché il tuo sentire influenzerà moltissimo il discorso che farai ai tuoi bambini. La comunicazione non verbale è potente. Quindi se hai delle perplessità e delle cose inerenti a questo argomento che proprio non hai risolto, il mio suggerimento è quello di chiedere aiuto e parlare magari con un esperto, perché altrimenti parlarne con i tuoi ragazzi sarà davvero molto difficile, ti sentirai in imbarazzo, magari sentirai che non escono le parole giuste.
  • La sessualità è un linguaggio: il sesso non è solo un soddisfacimento fisico, ma è un modo di stare in contatto, di starsi vicini, di scambiarsi in modo profondo e intimo delle sensazioni e di ‘dirsi’ delle cose. Questo aspetto è molto importante da trasmettere ai ragazzi, perchè se invece riescono a visionare filmati pornografici, tutta questa parte relazionale non c’è, non si vede, non si comprende. Da un lato il fatto che ci sia un forte istinto fisico è rassicurante: quando gli adolescenti anche in studio mi chiedono e mi dicono “ma io non so se sarò capace”, li rassicuro dicendo loro che due cose in croce homo sapiens le sa fare senza nessuno che gliele spieghi: alimentarsi e accoppiarsi, quindi sarà naturale verrà come viene a tutti i primati del pianeta da milioni di anni. Il sesso andrebbe vissuto come una parte naturale del crescere e della vita di tutti, senza sovrastrutture, paranoie e sensi di colpa. D’altra parte, anche far comprendere quanto sia importante l’aspetto affettivo, e non solo fisico, è utile. Un abbraccio è un contatto che può essere piacevole, ma è la stessa cosa l’abbraccio con la zia di terzo grado che ti pizzica la faccia, e quello con il tuo migliore amico e compagno di squadra, dopo il gol decisivo? Con esempi semplici, fate loro capire che fare sesso con qualcuno a cui vuoi bene è molto più figo.
  • Usa esempi della quotidianità per parlarne: non aspettate l’adolescenza per introdurre l’argomento ‘sesso’. Altrimenti diventa imbarazzante, non se ne è mai parlato, tutti zitti e muti, e poi all’improvviso “siediti qui che devo farti un discorso”.  Potete abituarli a nominare questo argomento fin da piccoli, sfruttando fatti di cronaca, telegiornali, film, eventi accaduti ad amici etc. Insomma, commentate! In quel caso potete agganciarvi per dare la vostra pillolina, in modo che sia un canale di comunicazione già aperto e si sentano liberi di fare domande o comunque parlarne. E se viene fuori il discorso del porno? Beh io dico sempre ai ragazzi che il porno sta al sesso come gli avengers stanno alla vita reale, cioè fa vedere delle cose assurde, fantasmagoriche, che non sono non sono vere, perché poi nell incontro tra esseri umani accadono fortunatamente altre cose, ma non sono nemmeno gradite.  Ultima cosa: MA È IMBARAZZANTE parlare con i bambini e con i ragazzi di sesso! Sì, può esserlo, però è importante che possano parlarne con noi, quello che possiamo fare è esplicitare l’imbarazzo. tranquille, come le altre emozioni è impermanente, dopo poco se ne va 😉

Curiosità


  • È nato prima l’uovo o la gallina? Viene prima il desiderio (mi piace quella persona) o l’eccitazione (mi sento attivata fisicamente)? Uno studio del 2004 di Ellen Laan, Stephanie Both e Mark Spiering dell’Università di Amsterdam (lo trovate in bibiografia), verte proprio sul comprendere ciò.  Gli autori hanno esaminato le risposte fisiche di volontari esposti a immagini sessuali, per determinare se prima scattasse il desiderio o l’eccitazione.
    I risultati di questa ricerca hanno messo in evidenza che rispondiamo fisicamente a immagini sessuali (eccitazione) prima ancora che la nostra mente le possa vagliare (desiderio). Quindi non è il desiderio a precedere l’eccitazione, bensì viceversa! Il nostro corpo si attiva prima ancora che possiamo accorgerci che qualcuno ci piace. Se guardiamo la ricerca da una prospettiva evoluzionistica ed emotiva, ha senso. Come ci allontaniamo da un bastone che sembra un serpente ancora prima di aver decodificato razionalmente che si tratta solo di un bastone, ci attiviamo per uno stimolo potenzialmente riproduttivo ancora prima di essercene accorte. Insomma, potremmo avere dei fighi accanto ed esserne inconsapevoli, MA IL NOSTRO CORPO LO SA. 

Per approfondire

  • Both, S., Spiering, M., Everaerd, W., & Laan, E. (2004). Sexual behavior and responsiveness to sexual stimuli following laboratory‐induced sexual arousal. Journal of sex research, 41(3), 242-258.
  • Laslo, M. (2015). “Quando due diventano uno: l’evoluzione e lo sviluppo dei genitali esterni sulla terra”. Evo Bites.

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