È importante dire bravo al proprio figlio?

Dire bravo ai figli è utile? Aumenta la loro autostima?

Oggi voglio parlare di una malattia troppo diffusa, di un morbo che attanaglia vecchie e nuove generazioni: LA BRAVITE.

❓COME È NATA LA BRAVITE?

È nata tanti anni fa, nelle fumose cucine delle nostre infanzie.

Per me ad esempio il germe si situa in mio padre, cicca MS in bocca, che mi chiede “abbiamo dei voti”? (PS ABBIAMO stoca@@o, ci vado SOLO IO a scuola, in quella fantastica classe nella quale siamo partiti in 27 e arrivati alla maturità in 9, che SQUID GAME secondo me ha preso spunto dal D’Azeglio).

E qui, a seconda del voto da me riferito, solo due tipologie di risposta possibile, avvolte dall’espiro della sigaretta: “ok hai fatto solo il tuo dovere” VERSUS “devi fare di più”, con immancabile punizione al seguito.

La mia esperienza non è unica o speciale. Moltissimi di NOI sono cresciuti così, senza un complimento, senza un incoraggiamento, con genitori ruvidi, convinti in buona fede che lo spronarci duro tipo Sergente Hartman, fosse il modo migliore per prepararci alla vita.

Quando siamo diventati genitori, abbiamo deciso di RIBBALTARE LA CLASSIFICA, iniziando a riempire i figli di “bravo” “sono fiera di te”, pure se avevano spalmato una macchia di sugo sul foglio. Per ‘lavorare sulla loro autostima”, abbiamo pensato.

La genetica ci ha messo del suo: bambini in gamba, molto stimolati, ai quali oggettivamente viene difficile non fare complimenti, perchè sanno fare un sacco di cose, mica sono tonti come noi negli anni 80 che la cosa più difficile che sapevamo fare era il gioco del 15, il cubo di Rubik se eri proprio un genio.

Pure il mondo intorno ci ha messo del suo: palline, stelline, fagiolini ai più bravi, like, followers etc.

Ed ecco generarsi il morbo pervasivo della BRAVITE.

Bambini che pensano che SENTIRSI DIRE BRAVO sia necessario e importantissimo, che SOLO ESSENDO BRAVI saranno amati e apprezzati dal genitore e dal mondo. (SPOILER: non è così).

❓COME SI MANIFESTA LA BRAVITE?

Ecco i sintomi più tipici:

-Quelli iniziali: bambini che chiedono in continuo “sono stato bravo? Sono più bravo di lui/lei/nomi/cose/animali/città? Sei fiera di me?” E che cercano palesemente di “impressionare” gli altri con il loro sapere.

-Quelli intermedi: tutti i sintomi precedenti più iniziare a rifiutare le attività difficili (e certo, metti caso che sbaglio e poi non sono più bravo?)

-Quelli aggravati: ansia da prestazione, richieste continue di attaccamento, iniziare a chiedere “ma tu mi vuoi bene?” etc, che lasciano trapelare la paura di deluderci, con conseguente panico di poterci perdere (che è l’unica cosa che interessa davvero ai bambini, la connessione con noi genitori).

❓COSA FARE SE TU O TUO FIGLIO AVETE CONTRATTO LA BRAVITE?

Ricordarsi che ‘essere bravi’ non garantisce niente:

-non garantisce la felicità, ho conosciuto tantissime persone molto brave e molto infelici;

-non garantisce il successo scolastico o lavorativo, anzi alla lunga crea blocchi e ansia da prestazione;

-non garantisce i rapporti, perchè quelli veri e profondi non sono basati sull’ammirazione, ma sull’amore.

❓CHE MEDICINE POSSO PRENDERE?

-Somministrare più volte al giorno ai tuoi figli il concetto che non c’è NIENTE CHE POSSANO FARE PER FARSI AMARE DI PIÙ O DI MENO DA TE. Le mamme e i papà ogni tanto devono dire ai figli dove sbagliano, per aiutarli a capire le regole e a crescere diventando bravi ragazzi e ragazze, ma questo non intacca il loro amore, che c’è sempre e comunque, è come il sole: la pioggia o la neve o le nuvole non lo rovinano, non lo intaccano;

-Contrastare un sistema PRESTAZIONALE in ogni ambito, valorizzando invece che VOLERSI BENE e fare LE COSE CHE APPASSIONANO e RENDONO FELICI, fanno brillare chiunque.

-Guardare tutto il VIDEOCORSO SULL’AUTOSTIMA: https://www.lapsicologasilvia.it/corsogratuitoautostima che esplode nel dettaglio questi concetti e che PER ORA è ancora totalmente gratuito e disponibile sul mio sito.

-CONDIVIDERE A BOMBA QUESTO POST. Se non è utile a te, magari lo è a qualcun altro. Presa ai primi sintomi, è una malattia curabile.

-Raccontarmi nei commenti le volte che sei stato malato/a di bravite.

E buona giornata,

con amore,

Silvia

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