Pensieri alla finestra

A casa dei miei genitori avevo una finestra che dava su una via. Quando potevo, mi sedevo sul davanzale di marmo, con la schiena appoggiata al muro, ed osservavo le persone passare.
Mi incantavo ad osservarne l’andatura, le scarpe, il vestiario.
Per ognuno immaginavo una storia: la signora con passo svelto, uscita da lavoro e desiderosa di tornare dai suoi due gemelli; la ragazza con i capelli puliti e lo zaino di traverso, che cammina decisa verso la sua prima volta; l’uomo col sacchetto della spesa piccolo, che trascina i piedi mentre va a casa da solo…immaginavo le loro vite…
Avrei voluto offrire un caffè a ciascuno di loro e farmi raccontare! Signora, quanti anni hanno i i gemelli? Li veste uguali? La fanno disperare?
Ragazza sei emozionata? Lui è carino? Ti ha già detto “ti amo”?
Signore, come è successo che si è trovato tutto da solo? Ha perso qualcuno di importante? Ha bisogno di qualcosa?
…Se ci ripenso adesso, nel mio lavoro faccio la stessa cosa, ritrovo la stessa spinta: non mi stanco mai di provare interesse e passione per l’essere umano e per la sua storia singolare, unica e speciale 🙂

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